Sul nostro magazine abbiamo già trattato altre volte l’argomento del riscaldamento. Negli ultimi anni come saprai c’è stata la notevole diffusione delle stufe a pellet. Al di là dei vantaggi pellet e degli svantaggi, oggi discuteremo principalmente delle stufe a pellet prezzi. Da cosa dipende il costo stufa a pellet? E qual è il costo pellet?
Per scoprirlo continua a leggere il nostro articolo di approfondimento sul prezzo delle stufe a pellet.
Da cosa si ricava il pellet?
Prima di rivolgere il nostro sguardo ai prezzi del pellet e alle stufe a pellet prezzi, descriviamo il combustibile in questione.
Il legno in pellet viene ricavato da segatura essiccata. È un prodotto compatto e a forma di cilindretti. La lunghezza del pellet è variabile tra i 5 mm e i 30 mm ed ha estremità interrotte.
I prodotti che compongono il pellet sono residui di lavorazione come trucioli e segatura.
Come si arriva al pellet?
Questi prodotti di lavorazione sono selezionati tra diverse specie di legno tenero (abeti, pini) essiccati e ripuliti dalle impurità. Ciò serve ad ottenere una migliore qualità del combustibile (determinata come visto anche dal grado di umidità in esso presente).
Questi processi di ottenimento del pellet più saranno accurati più si otterrà un prodotto finito di qualità, con alto potere calorifico e minor consumo di energia per la produzione del combustibile.
Come prende forma il pellet?
Per ottenere la forma che conosciamo del pellet, il materiale viene immesso in più presse fino ad essere compresso attraverso fori di una trafila che gli donano la classica forma di ‘spaghetti’. Questi lunghi fili cilindrici di pellets sono poi tagliati alla lunghezza desiderata e raffreddati nell’ambiente.
Durante la fase di pressatura, la lignina di cui ti parlavo prima, diventa collante e garantisce un prodotto compatto.
Il prodotto compatto lo si ottiene senza l’aggiunta di additivi e di sostanze chimiche. Ciò è dovuto ad una sostanza contenuta nel legno stesso, la lignina.
La corretta pressatura del pellet è data dall’umidità del materiale. Grazie alla pressatura il potere calorifico del pellet è il doppio di quello del legno (se parliamo a parità di volume, non a parità di peso).
Come capire la qualità del pellet?
Sui sacchetti di pellet non vi è l’obbligo per i produttori di certificare la qualità del pellet. Molti di questi però stanno provvedendo ad inserire certificazioni riconosciute internazionalmente sui loro sacchetti.
Ma come devi fare a capire la qualità di pellet?
Per capire se stai comprando un pellet di qualità assicurati innanzitutto che i sacchetti e gli imballaggi siano chiari e identificabili con un produttore (cioè non siano venduti ‘sfusi’ o senza informazioni sull’azienda che li produce).
I parametri che puoi prendere in considerazione per capire la qualità del pellet sono il contenuto di ceneri e la quantità di segatura nel sacchetto. Primo, se un pellet contiene più polveri durante la combustione costringerà a più interventi di pulizia. Secondo, più segatura è contenuta nel sacchetto più i pellet si sfaldano).
È possibile distinguere tra diverse classi di pellet:
- Classe A1, la migliore qualità;
- Classe A2, ha un contenuto superiore di ceneri rispetto alla pirma classe;
- Classe B, ha un alto contenuto di ceneri e non è indicato per l’uso abitativo;
La qualità scadente è indicata anche da molti pellet sbriciolati per cui dai un occhio nel sacchetto prima di acquistarlo!
La stufa a pellet è l’ideale?
Quali sono i vantaggi reali di scegliere una stufa a pellet?
Già in altri articoli ti ho spiegato i vantaggi pellet, ma ti spiegherò velocemente quali sono ancora una volta:
- sono facilmente reperibili: i sacchetti di pellet si trovano in ipermercati o negozi di bricolage forniti;
- spazio minimo di stoccaggio: non è richiesto per la conservazione del pellet uno spazio di stoccaggio particolarmente ampio;
- le stufe a pellet non rilasciano odori, richiedono una pulizia minima e sporcano poco;
Sul nostro magazine ti segnalo questo interessante articolo in cui confronto la stufa a legna con la stufa a pellet. Nell’articolo troverai interessanti informazioni sulla legna, il rapporto sul consumo della stufa e sui prezzi.
Stufe a pellet prezzi in salita?
Quanto costa oggi una stufa a pellet? È vero che le stufe a pellet prezzi sono in salita?
Si. In linea di massima devo confermarti che il prezzo del pellet è in salita. Nonostante questo il pellet consente ancora un ampio margine di risparmio sul riscaldamento, specie per le famiglie. Oltre ai soliti calcoli, va subito detto che lo Stato concede diversi incentivi per l’acquisto di stufe a pellet, idrostufe o caldaie. La detrazione offerta dallo Stato arriva al 50% del costo detraibile sull’Irpef in 10 rate.
Se vuoi saperne di più sull’idrostufa leggi questo interessante articolo in cui ne parlo.
Quanto costa in media una stufa a pellet?
Va detto che hanno le stufe a pellet prezzi variabili a seconda di diversi fattori: dal tipo di stufa a pellet, al rendimento energetico, alle funzioni di automazione, dal design e i rivestimenti, alla notorietà e al brand del produttore.
Ti dico subito che la forbice dei prezzi può variare e non poco, si passa dai 500€ di stufe semplici adatte al riscaldamento di ambienti piccoli fino ai 5000€ di caldaie e stufe che si allacciano all’impianto idrico e dei termosifoni.
Come detto potrai usufruire delle detrazioni Irpef dello Stato che per alcuni impianti arrivano anche al 65% (come le caldaie a pellet per l’acqua sanitaria).
I fattori di cui ti ho parlato poc’anzi riguardano nello specifico la tipologia della stufa a pellet. Ovvero a seconda che la stufa serva a riscaldare ambienti piccoli, medio-piccoli o di grandi dimensioni varierà il suo costo. Ma anche il rendimento energetico dato dalla quota di energia trasformata in calore influenzerà il costo della stufa.
Stufe a pellet moderne inoltre presentano un design innovativo ed un maggior grado di automazione che riguarda l’accensione a distanza, la programmazione per quanto riguarda l’accensione e lo spegnimento. Ciò comporta un costo maggiore per stufe a pellet innovative.
Stufe a pellet prezzi e costi di gestione
Le stufe a pellet presentano alcuni costi di gestione non incisivi. Pensa che tra le fonti di riscaldamento è quella con costi più bassi (-30% rispetto ad alimentazioni a metano e -50% per i sistemi a gasolio) ed inoltre parliamo di energia rinnovabile e pulita che non produce danno all’ambiente in cui vivi o quanto meno contribuisce in misura irrisoria al problema della salute e dell’effetto serra.
Il costo del pellet negli anni è aumentato come anticipato poco fa. Se fino a qualche anno fa con 1€ compravamo circa 5kg di pellet, oggi un sacchetto di pellet (da 15kg) costa circa 5€.
La sicurezza delle stufe a pellet
Infine, intendo concludere il discorso sulla stufa a pellet rivolgendo un occhio alla sicurezza. Di recente alcune interessanti indagini condotte da l’Altroconsumo hanno indagato sulla sicurezza delle stufe a pellet.
Se è indubbio il risparmio di queste stufe rispetto a quelle a legna, non va dimenticata l’importanza della sicurezza. L’installazione deve essere effettuata da professionisti specializzati.
Su CostOk potrai avere a disposizione professionisti e aziende del settore che garantiscono sicurezza e bontà delle installazioni. Ad esempio se vivi in Emilia, richiedi facilmente un preventivo gratuito in provincia di Bologna e subito avrai a disposizione una serie di preventivi sui lavori che t’interessano maggiormente come in questo caso potrebbe interessarti un preventivo gratuito per energie rinnovabili.
Da quanto si legge sul sito dell’Altroconsumo, alcuni modelli di stufa a pellet sono stati sottoposti a dei test di laboratorio. Le stufe sottoposte agli esami previsti per legge e ad altre prove hanno dato risultati sorprendenti: in molti casi i serbatoi delle stufe sono arrivati a temperature elevatissimi, oltre i limiti previsti; in altri si aveva un surriscaldamento del pavimento o delle pareti adiacenti alla stufa.
Preoccupatevi prima di scegliere e di acquistare la vostra stufa a pellet del livello di sicurezza garantito e se supera i test normativi europei o quelli svolti dalle associazioni consumatori.