In questo articolo vi spiegheremo cos’è e come si costruisce il cerchio di Itten, esso costituisce uno strumento importantissimo per capire quali sono i colori primari, quelli secondari e quelli complementari.
Iniziamo col presentarvi l’inventore, ovvero Johannes Itten. Egli è stato un pittore, scrittore e designer svizzero dei primi anni del ‘900. Johannes era un intenso studioso di colori tanto da creare un cerchio cromatico, il cerchio di Itten appunto, per rappresentare i colori puri (o fondamentali) e i loro discendenti dalle mescolanze.
Itten lavorava in una scuola di architettura, arte e design che è stata importantissima per l’arte del Novecento ovvero la Bauhaus.
Cerchio cromatico di Itten: spiegazione
A Itten come abbiamo già anticipato si deve la classificazione dei colori. Egli in base al loro aspetto estetico e comunicativo li suddivideva in: primari, secondari e terziari.
Come potrete ben notare dall’immagine, al centro del cerchio c’è un triangolo che contiene i tre colori primari, che sono il rosso, il giallo e il blu.
Dalla mescolanza di questi colori si ottengono i colori secondari intorno al triangolo a formare un esagono, e sono il verde, l’arancio e il viola.
Infine si può notare come il cerchio venga chiuso con 12 colori che sono i primari, i secondari e i terziari, cioè gli altri colori che si ottengono da un’ulteriore mescolanza.
Ordinando visivamente i colori primari e secondari, il cerchio di Itten mostra le relazioni tra questi colori, ossia mostra i colori che si ottengono dalla combinazione dei colori primari.
Il cerchio è diviso in spicchi: l’abbinamento tra colori che si trovano nello stesso spicchio del disco cromatico genera un effetto armonioso ed equilibrato.
Viceversa, l’abbinamento tra colori che si trovano nella parte opposta del disco cromatico (detti colori complementari) determina un effetto vivace e brioso, perché i colori complementari si accendono e si esaltano tra loro.
Per trovare i colori complementari, Itten suggeriva che bisognava scegliere un colore e seguire quelli diametralmente opposti. Questi erano i suoi suggerimenti per trovare i migliori abbinamenti colori.
Ovviamente non tutti erano in accordo con questa soluzione ed Itten venne a lungo criticato. Le critiche principali arrivarono perché egli non considerava i colori di base, ovvero il bianco e il nero, che Itten definiva ‘non colori’.
Come disegnare il cerchio di Itten
Abbiamo pensato di fornirvi una spiegazione su come disegnare il cerchio di Itten. Nel caso in cui vi servisse un aiuto, ecco i nostri suggerimenti.
Innanzitutto fornitevi di:
- un compasso;
- una matita;
- un righello;
- colori o matite colorate;
Quindi con il compasso disegnate una circonferenza delle dimensioni che desiderate. Facendo attenzione a mantenere il compasso con la medesima apertura, potrete ora disegnare 2 dodecagoni. Fissate la punta metallica sul cerchio e tracciate un segno su quest’ultima. A questo punto potete proseguire puntando il compasso sul segno realizzato in precedenza così da ottenerne un altro in successione. Continuate in questo modo a ripetere il passaggio sopra descritto fino a che i punti ottenuti non saranno 6.
Alla fine, aiutandovi con il righello, unite facilmente i vari punti in sequenza. Avrete così ottenuto un esagono regolare.
Come abbinare i colori con il cerchio di Itten
Ecco un interessante guida su come abbinare i colori con il cerchio di itten.
La regola fondamentale del cerchio, come visto in precedenza è di non accostare i colori vicini tra loro. La regola sostiene infatti che vanno abbinati quelli diametralmente opposti: esempio, il giallo e il viola, il verde e il rosso. Sempre seguendo la teoria di Itten, il nero e il bianco, considerati dallo studioso dei ‘non colori’, potranno essere abbinati con qualsiasi colore.
Alla teoria dei colori di Itten, è opportuno aggiungere qualche piccolo accorgimento sugli abbinamenti dei colori:
- È opportuno non indossare capi d’abbigliamento che presentano dei colori simili, anche se di tonalità diverse;
- È opportuno scegliere l’abbinamento di fantasie somiglianti che presentino colori a contrasto;
- Uno dei colori secondo Itten abbinabili con tutto è il nero. Esso può essere abbinato sia con tinte vivaci che tenui, tranne che con il marrone e blu;
- Un altro dei colori secondo Itten abbinabili con tutto è il bianco: definito come l’unico colore in grado di star bene con qualsiasi colore, con ogni tonalità dal pastello a quelle decise;
- Il marrone può essere abbinato a colori caldi o tonalità pastello;
- Il blu si può abbinare a varie tonalità di verde o anche secondo alcune tendenze a tonalità come il rosso.
Teoria del colore di Itten
Infine prima di chiudere l’articolo vogliamo parlarvi della teoria del colore di Itten e dello studio del contrasto tra i colori determinante per il pittore svizzero.
Si parla di contrasto quando si avvertono differenze evidenti tra due effetti cromatici posti a confronto.
Se queste differenze sono assolute, si parla di contrasto di opposti o di contrasto di polarità.
Esempi di questi contrasti sono rappresentati dagli effetti:
- grande-piccolo;
- bianco-nero;
- freddo-caldo, che al loro massimo grado di opposizione costituiscono un esempio di contrasto di polarità;
Studiando i caratteri e gli effetti cromatici più caratteristici, si possono stabilire sette tipi di contrasto e sono:
- contrasto di colori puri;
- contrasto di qualità;
- contrasto di chiaroscuro;
- contrasto di complementari;
- contrasto di freddo e caldo;
- contrasto di quantità;
- contrasto di simultaneità.
Se uno dei problemi maggiori resta dunque quello di scegliere il miglior abbinamento per i nostri capi, dopo aver letto questo questo nostro approfondimento siamo certi che non avrete più difficoltà future nell’abbinamento dei colori e che alcuni di voi si divertiranno a disegnare il cerchio di Itten seguendo i nostri semplici suggerimenti!