Chi vuole recuperare parte della propria abitazione ed utilizzare parti della casa che, molto spesso, non si sa come usare può pensare di farlo realizzando un soppalco, soluzione valida soprattutto quando l’altezza di casa lo permette.
Realizzare un soppalco non solo aumenta la superficie utile di un appartamento ma riesce anche a donare un fascino unico alla casa.
Però, prima di costruire un soppalco ci sono delle valutazioni da fare. È molto importante, però, che le valutazioni preventive vengano fatte da un professionista (architetto o ingegnere), che valuti l’effettiva fattibilità, decida la modalità costruttiva, le dimensioni e le caratteristiche che dovrà avere la nuova struttura. Il professionista, inoltre, si assicurerà della stabilità di tutta la struttura.
Se sei interessato a scoprire come e quando si può realizzare un soppalco in casa, continua a leggere il nostro articolo. A breve spiegheremo come realizzare un soppalco, quali sono le altezze minime richieste, le varie tipologie di soppalco e cosa dice la normativa in vigore.
Altezze minime necessarie per realizzare un soppalco: cosa dice la normativa
Prima di poter realizzare un soppalco occorre controllare che la zona della casa scelta per costruirlo, solitamente camera da letto o studio, sia sufficientemente alta.
Per realizzare un soppalco bisogna considerare che occorrono almeno 210 cm sia sopra sia sotto il piano di calpestio e che, quest’ultimo, ha in genere uno spessore minimo di 15 cm.
Questa è solitamente la regola generale da seguire per riuscire ad avere un adeguato comfort, oltre ad essere il requisito richiesto dalla maggior parte dei Regolamenti Comunali vigenti.
Come prima cosa, però, prima ancora di valutare le altezze di casa, bisogna verificare che la costruzione di un soppalco sia consentita dal Regolamento del Comune dove si trova l’immobile. Una volta fatta tale verifica bisogna informarsi circa la normativa per conoscere le caratteristiche e i criteri da rispettare.
Per fare un esempio, il Regolamento edilizio di Milano, permette la costruzione di soppalchi purché ci sia un’altezza di 210 cm sia sopra sia sotto il piano di calpestio e un lato completamente aperto che dia sulla stanza sottostante (il parapetto deve avere un’altezza di almeno 110 cm). Inoltre, il regolamento edilizio precisa che la superficie del soppalco non deve superare un terzo di quella del locale oppure metà se l’altezza è di almeno 220 cm.
Altra cosa da tenere in considerazione per poter realizzare un soppalco è il rispetto dei rapporti aero-illuminanti (di 1/8 o 1/10 a seconda del Comune) che vengono calcolati sommando la superficie del soppalco a quella della stanza in cui è inserito.
Dopo aver stabilito, seguendo le regole precedentemente elencate, che il soppalco può essere realizzato, bisogna verificare presso i competenti Uffici Tecnici Comunali se è necessario presentare una pratica edilizia o se non è necessario alcun incartamento per iniziare i lavori.
Le diverse tipologie di soppalco
I soppalchi possono essere realizzati in vari modi e non sono tutti uguali tra loro. Esistono svariate tipologie di soppalco ma le più comuni sono 2:
- Soppalco in muratura: più lungo da realizzare come tempistiche, assicura un’ottima stabilità ed è adatto ad accogliere anche impianti elettrici e idraulici. Questa tipologia di soppalco, spesso e volentieri, per la sua creazione richiede modifiche strutturali della casa;
- Soppalco in legno: abbastanza leggero e di grande effetto estetico, richiede dei tempi di realizzazione inferiori rispetto al soppalco in muratura ma risulta, in linea generale, un po’ meno stabile.