Spesso quando ci troviamo di fronte a dover sostenere delle spese per ristrutturare la nostra abitazione, come ad esempio rifare la facciata, abbiamo diverse perplessità legate all’esborso economico che andremo ad affrontare. Questi lavori richiedono soldi e non sempre chi li sostiene ha modo di ricevere agevolazioni di tipo fiscale. Da qualche mese, però, è possibile usufruire del bonus facciate quando si vanno a fare interventi di manutenzione e ristrutturazione dell’abitazione.
Tutti noi conosciamo la legge di bilancio, cioè la legge attraverso cui si approva il bilancio statale. Essa è prevista dal nostro ordinamento giuridico e si tratta di un documento contabile preventivo con il quale il governo comunica al parlamento le spese pubbliche e le entrate previste. A seguito dell’emanazione della legge di bilancio molto attesi sono sempre gli incentivi previsti per la ristrutturazione edilizia che è possibile richiedere per i lavori svolti. Tra i vari bonus presenti nella legge vogliamo fare maggiore chiarezza sul cosiddetto bonus facciate.
L’agevolazione consiste in una detrazione d’imposta, da ripartire in 10 quote annuali costanti, pari al 90% delle spese sostenute nel 2020 per interventi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in determinate zone.
Se per un qualsiasi motivo sei interessato a capire come funziona il bonus facciate continua a leggere l’articolo perché di seguito ti parleremo di come funziona il bonus e come richiederlo.
Che cosa prevede il bonus facciata?
Il bonus facciate è un nuovo incentivo che rientra nel quadro delle agevolazioni riconosciute sulle ristrutturazioni edilizie. La detrazione, introdotta in favore degli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna di edifici ubicati in zona A o B, è pari al 90% della spesa sostenuta e non sono previsti limiti all’importo agevolabile.
Questa detrazione è riconosciuta per le spese documentate sostenute nell’anno 2020 e va ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.
Chi può beneficiare del bonus facciate
Possono beneficiare del bonus facciate tutti i contributi residenti e non, anche se titolari di reddito d’impresa, che sostengono le spese per l’esecuzione dei lavori agevolati e che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile.
Nello specifico, il bonus facciate 2020 spetta a:
- persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni;
- enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
- società semplici;
- associazioni tra professionisti;
- contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali).
La guida dell’Agenzia delle Entrate specifica che il diritto a beneficiare del bonus facciate 2020 riguarda non solo il proprietario dell’immobile, ma anche l’affittuario o il comodatario dello stesso, previa acquisizione del consenso all’esecuzione dei lavori da parte del locatore.
Quali lavori sono ammessi per richiedere il bonus facciate?
Il bonus facciate 2020 è riconosciuto per le spese relative a lavori finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna di edifici esistenti, parti di essi, o su unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, compresi quelli strumentali. Non spetta, invece, per gli interventi effettuati durante la fase di costruzione dell’immobile o realizzati mediante demolizione e ricostruzione.
I lavori ammessi e gli interventi di recupero o restauro per i quali si potrà fruire della detrazione al 90% sono i seguenti:
- di sola pulitura o tinteggiatura esterna sulle strutture opache della facciata;
- su balconi, ornamenti o fregi, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura;
- sulle strutture opache della facciata influenti dal punto di vista termico o che interessino oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio.
Come richiedere il bonus facciate
Ma come fare per richiedere il bonus facciate 2020?
Per accedere alla detrazione del 90% previsto dalla legge di bilancio bisognerà:
- indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti ai fini del controllo della detrazione;
- comunicare preventivamente la data di inizio dei lavori all’ASL mediante raccomandata, quando obbligatoria, secondo le disposizioni in vigore sulla sicurezza dei cantieri. Questo adempimento non è richiesto per gli interventi influenti dal punto di vista termico o che interessino oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio.
Bisognerà inoltre conservare ed eventualmente esibire su richiesta i seguenti documenti:
- fatture di spesa;
- ricevute del bonifico di pagamento;
- abilitazioni amministrative richieste in base alla tipologia di lavoro effettuato o, se non necessaria, dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che indichi la data di inizio dei lavori e che gli stessi siano agevolabili;
- copia domanda di accatastamento per gli immobili non ancora censiti;
- ricevute di pagamento dei tributi locali;
- copia della delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori per i lavori in condominio e ripartizione delle spese;
- dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori se effettuati da affittuari.